mercoledì 16 settembre 2015

L'APPROCCIO

Mentre Giuseppe era con lei, vedevo che lei mi guardava nascosta da gli occhiali da sole, destreggiava con gli occhi ed io ben si che ero messo lateralmente a lei, vedevo che ogni tanto e ancor di piu' guardava me.
Decisi in quell'istante di avvicinarmi a loro e partecipare a quel discorso di cui io, volendoci pensare bene ne facevo anche parte, dato che ero stato io l'artefice di tutto.
Mi presentai e parlando con lei notai, che in in lei c'era qualche cosa che nelle altre non c'era, quel non so che di speciale che mi attraeva, non so spiegare cos'era, ma so solamente che gia dai primi instanti gia' capii che era AMORE ETERNO.
Si fece tardi, lei doveva rientrare a casa, cosi decisi di accompagnarla dato che aveva perso l'ultimo autobus, che la potesse riportare indietro, e nel tragitto gli diedi un biglietto con scritto il mio numero e gli dissi a sua scelta che se avrebbe avuto di nuovo il piacere di rincontrarmi, di non fare altro che di chiamare quel numero, ed io sarei stato in un batter d'occhio subito da lei.
Voi vi domanderete e Giuseppe? l'amico mio che fece?
Nella mia vita sono stato sempre un CAPO? 
Un vecchio proverbio siciliano dice:" CUMANNARI E MEGGHIU RI FUTTIRI" che tradotto vuol dire COMANDARE E MEGLIO DI FARE L'AMORE, e per tanto gli dissi a Giuseppe di metersi da parte che lei era una cosa mia, e lui sia per rispetto che per timore, si mise da parte, senza dire una parola.


..................................continua


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